La Binetti, senatrice teodem del Partito Democratico oggi al telegiornale ha dichiarato che porta ancora il cilicio, strumento di tortura e pentimento medioevale. Le serve per ricordarsi della sofferenza della vita…che strano, io ho il mio lavoro che resta lì per ricordarmi che la vita è anche sofferenza. Mi alzo la mattina alle sei e i ricordo che la vita è anche sofferenza. Faccio a cornate con l’ambiente di lavoro e mi ricordo che la vita è sofferenza...insomma, per farla breve, ci sono già diverse cose che mi ricordano che la vita è sofferenza e se una senatrice dell’area progressista ha bisogno del cilicio per ricordarsi che la vita è sofferenza allora c’è qualche cosa che non và. Direi che c’è qualche cosa che non va proprio. Poteva mettersi una foto di un bimbo del Darfur, ma d’altronde lei cosa ne sa dl Darfur…magari li neppure sono cattolici, e quindi se soffrono forse se lo meritano, d’altronde fanno piangere Gesù, pregando i loro dei blasfemi. Gesù piange per loro e loro pregano un altro dio. Che vita grama…magari se portassero il cilicio.
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2 commenti:
Questo articolo è troppo progressita. Pregasi assumere un tono più conservatore e retrogrado.
(come dice la Cortellesi... "riparliamone")
No! Il tono resta questo! Bastardo CONTRORIVOLUZIONARIO...
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