martedì 29 aprile 2008

Grillo populista?

In risposta a qualcuno che ha scritto su Leo.

Su Grillo populista ci andrei piano (anche se non posso essere del tutto in disaccordo...se non altro per amore tuo). Certo che il populismo ha vinto, ma bada bene, ha vinto perché la politica "ragionata" ha perso. E' soprattutto perché Veltroni ha fatto passare la politica non urlata come una politica della NON scelta (quella da lui adottata) che il Populismo delle decisioni nette e strillate come al mercato della carne ha vinto. Veltroni non ha scelto fra laicità e stato confessionale proponendo una via di mediazione che in realtà era una buffonata (la presenza della Bonino e della Binetti lo dimostrano, naturalmente viva sempre la Bonino). Non ha scelto fra Tav-NonTav, fra Dal Molin si o no (l'allargamento della base americana), non ha scelto sul ponte sullo stretto, sulla guerra (se si è pacifisti forse si doveva prendere una posizione più netta e chiedere il ritiro delle truppe dall'Afganistan), non ha scelto sulle Televisioni (che fine avrebbe fatto Mediaset con lui al governo? chi mi sa rispondere?).
Il Berluska ha parlato chiaro, ha detto cazzate a raffica ma ha parlato chiaro (urlando e promettendo l'assurdo, ma per lo meno si capiva cosa voleva...LA POLTRONA).
Uno slogan semplice ci vuole...più fica per tutti!

Hasta sera

Più fica per tutti



Più fica per tutti

Breve prontuario per vincere le elezioni

Capitolo 1


Cominciamo col dire che vincere le elezioni in Italia, dal momento che il presente manuale è scritto in italiano do per scontato che abbiate capito che esso è utile solo nel Belpaese, beh…vincere in Italia dicevamo, è molto facile. In sostanza, non essendoci alcun limite al numero di volte in cui un candidato può presentarsi ed essendo in vigore una sorta di malcelata gerontocrazia, ci si può presentare all’infinito e alla fine, anche solo per una questione di statistiche dei grandi numeri, si vince. Quindi non bisogna cambiare candidato alla carica di Primo Ministro anche quando si perde per più volte consecutive. Anzi, la cosa non porta alcun vantaggio. Cambiare candidato vuol dire ammettere l’errore e la cosa da fastidio all’elettore medio che invece ama essere ripetutamente gabbato.
Per spiegare meglio i punti attraverso i quali si arriva al potere faremo spesso degli esempi pratici che, tuttavia, non fatevi ingannare, non hanno nulla a che fare con la storia reale di questo paese.
Per esempio: ad un certo punto decidete di entrare in politica, direi che è un passo importante per raggiungere il potere, e volete far leva sulle vostre capacità imprenditoriali, affermando con forza che, rispetto a tutti i politici, voi vi siete fatti da soli. Bene, ditelo e perseverate anche se non è vero. Tanto nessuno andrà a controllare se le vostre affermazioni sono vere o no, dal momento che per fare questa verifica ci vuole tempo e di giornalisti e magistrati competenti ce ne sono pochi e di solito molto impegnati.
Se mai qualcuno, un giornalista, magari uno che fino ad un minuto prima era un vostro stipendiato, vi accusa di essere un pessimo politico e che non vi siete fatto da solo, allora trovate il modo di discreditarlo affermando, per esempio, ch’è un Bolscevico eversivo, anche se in realtà è sempre stato un Conservatore con qualche sfogo liberale.
Non dimenticate, nel caso in cui la magistratura dia alito a queste polemiche dimostrando che in realtà i soldi con i quali vi siete “fatto da solo” vengono dalle casse della Mafia, di gridare allo scandalo e di fantasticare di un qualsivoglia complotto, in questo caso raccomando i miei lettori di tener fede ad una linea guida; se prima avete dato del Comunista al giornalista, e con lui a tutta la categoria, siate coerenti e dite che anche la magistratura è composta da un’organizzazione filo-sovietica segreta che cerca di abbattere la democrazia in Italia a favore del Socialismo Reale (anche se eventualmente non ci sia più il muro di Berlino, voi fate finta di non saperlo e andate avanti per la vostra strada, dal momento che la storia contemporanea nelle scuola non è studiata, se non con gravi omissioni, nelle scuole dovreste avere gioco facile nel far credere che il comunismo esista ancora e sia un pericolo reale.
Insomma una cosa del genere tanto per cominciare andrebbe bene. Se poi la cosa non marcia come voluto fate in modo di acquisire dei mezzi di comunicazione o di corrompere dei giornalisti per parlar bene di voi. Se la cosa risulta troppo complessa o inefficace allora compratevi delle televisioni, due o al massimo tre dovrebbero bastare, tanto i giornali non li legge nessuno e tanto meno i blog che sono letti solo da sfigati per lo più di estrema sinistra, oppure da intellettuali indipendenti che sarebbe comunque difficile portare dalla vostra parte dato che, in fin dei conti non tutti sono così stupidi e basta dare uno sguardo al cammino della storia per capire come e quando e con quale ironia la storia si ripete.
Badate bene comunque, in vista delle elezioni, di dar risalto ai problemi che seguono l’immigrazione, anche se inventati, fate in modo di lasciar intendere che la situazione della sicurezza è drammaticamente fuori controllo e di passare per l’uomo della provvidenza.
Tornando ai Blog, una buona soluzione per mettere a tacere gli indipendenti sarebbe quello d’ingaggiare una lotta con un personaggio indipendente molto amato e arrivare a fargli dire che, data la corruzione insita nel sistema sarebbe meglio non andare a votare per nulla. In questo modo vi siete tolti dalle scatole anche i pensatori indipendenti che di solito sono i più fastidiosi, contrariamente a quelli di sinistra che in Italia sono notoriamente ridicoli.

P.S. Nel caso in cui non dissoniate personalmente dei soldi per acquistare dette televisioni trovate il modo di farvi prestare il capitale iniziale dalla mafia, che di solito dispone di danaro sufficiente per queste onerose operazioni e in cambio non chiede ne cambiali ne fastidiose rate da pagare…

Continua …

lunedì 21 aprile 2008

Ciao bella (inverti)!




Carlos Puebla (1965)


Aprendimos a quererte

desde la histórica altura

donde el sol de tu bravura

le puso un cerco a la muerte.


Aquí se queda la clara,

la entrañable transparencia,

de tu querida presencia

Comandante Che Guevara.


Tu mano gloriosa y fuerte

sobre la historia dispara

cuando todo Santa Clara

se despierta para verte.


Aquí se queda la clara,

la entrañable transparencia,

de tu querida presencia

Comandante Che Guevara.


Vienes quemando la brisa

con soles de primavera

para plantar la bandera

con la luz de tu sonrisa.


Aquí se queda la clara,

la entrañable transparencia,

de tu querida presencia

Comandante Che Guevara.


Tu amor revolucionario

te conduce a nueva empresa

donde esperan la firmeza

de tu brazo libertario.


Aquí se queda la clara,

la entrañable transparencia,

de tu querida presencia

Comandante Che Guevara.


Seguiremos adelante

como junto a ti seguimos

y con Fidel (oppure: Cuba) te decimos:

hasta siempre Comandante.


Aquí se queda la clara,

la entrañable transparencia,

de tu querida presencia

Comandante Che Guevara.





Allora ragazzi, eccoci arrivati al 25 aprile, e io non voglio lasciarvi soli in questo giorno importante. Non potrò essere fisicamente in piazza con voi tutti ma sappiate che spiritualmente sarò con voi.Il nostro amico Silvio ha vinto le elezioni e ci apprestiamo di conseguenza a vivere una festa della liberazione in tono minore. In Sardegna hanno negato alla banda cittadina di suonare Bella ciao (da qui l'equivoco titolo del Post), il nostro papabile primo ministro non potrà in teoria ancora avere titolo per partecipare in quanto vanno fatte prima le nomine al senato ed alla camera dei deputati ma...le polemiche non mancheranno.Sia chiaro, a più di 50 anni dalla fine della Guerra Civile (perché di questo di è trattato non prendiamoci in giro) io sono per la pacificazione nazionale. Però questa pacificazione degli animi deve partire dal riconoscimento chiaro che la guerra è stata vinta dalle forze (più o meno) democratiche e che il fascismo è stato un male aberrante per la nostra nazione; che le colpe del Busto (il Duce) non si possono ridurre solamente alla guerra e all’alleanza con Hitler ma che la colpa principale, molti sembrano dimenticarlo, è di aver messo da parte la democrazia per poter governare in tranquillità (cosa che sembrano voler fare di nuovo ma...speriamo bene).Insomma, ragazzi e ragazze, andate in piazza e ribadite la vostra libertà, ch'è una conquista di tutti per tutti e non può essere appannaggio di un partito ma che dovrebbe essere condivisa, come ideale, da tutte le forse politiche del palese (e non solo a parole...chiamarsi Popolo della Libertà non aiuta la sostanza dei fatti). Vi lascio un piccolo regalino scaturito dalla rabbia che mi è salita su in gola a causa dei risultati elettorali di quest'ultima tornata. Badata bene io NON sono comunista anzi...ma certe cose te le tirano fuori per forza!!! PS. Il testo è di Carlos Puebla anche se la versione che preferisco è dei Buena Vista Social Club che hanno modificato un poco la canzone (non me ne vogliano i puristi). Tant'è, alla fine ho messo su la versione di Carlitos.Hasta siempre comandante



domenica 20 aprile 2008

Brutti risvolti


I brutti risvolti di queste elezioni politiche sono davanti agli occhi di tutti. Il Berluska ha vinto, ed ha vinto in maniera chiara. Una formazione (una specie di carrozzone) che annoverava al suo interno:

1. Fascisti della seconda ora (io direi pseudo fascisti, fascisti modaioli e post fascisti).

2. Leghisti, che sono in realtà dei fascisti mascherati, una sorta di fascismo razzista, molto lontano da quello del ventennio che certo ha fatto danni incommensurabili ma per lo meno non aveva Bossi!, una sorta di razzismo su base regionale e centrato sul principio che ciò ch’è a sud è male, per cui, ad esempio, nel Veneto, a Padova in particolare, il quartiere di Voltabarozzo, a sud del canale, ma pur sempre comune di Padova, è già bistrattato rispetto al resto della città, figurarsi se dicessi Rovigo…allora si che questi prendono i fucili!!!

3. Democristiani, solo quelli di stampo conservatore, perché in teoria quelli moderati stanno con l’UDC mentre quelli progressisti (ricordo in tal senso che la Binetti porta il cilicio sotto la gonna…ma passiamo oltre sennò facciamo notte); insomma solo la vecchia destra della DC, quella che si voleva alleare all’MSI e non al PSI e tanto meno al PCI. Quella che Alcide De Gasperi e Aldo Moro hanno cercato di tenere a bada, perché la salvaguardia della democrazia era più importante della vittoria elettorale contro la sinistra…poi è arrivato Berlusconi…ed eccoci qua! Hanno vinto…ma a quale prezzo. Quasi come morire spezzandosi il collo per potersi succhiare il cazzo da soli, ci puoi riuscire…ma a quale prezzo!

4. Librali, solo quelli falsi, quelli contro la libertà dell’uomo, perché Berlusconi ha tre televisioni e quando è al governo ne ha altre tre! Quindi un vero liberale non può stare dalla parte di un liberticida come Silvio. Inoltre questi liberali devono tener conto delle violazioni dei più semplici diritti umanai perpetrati dagli USA in Iraq. Allearsi con uno che sta dalla parte di Bush vuol dire essere liberali, forse, ma conservatori all’ennesima potenza e ciechi sui diritti dell’uomo. Tant’è, diciamo che i Liberali conservatori stavano col Beluska (semplificando la cosa ma, grosso modo…).

5. Mediaset, la parte principale, perché negargli uno spazio di critica in questo bel blog? Mediaset è il bacino da cui provengono circa i due terzi dei parlamentari di Forza Italia della prima ora. Esperti di comunicazione e vallette per lo più. Una formula già testata che funziona: sorrisi, pubblicità azzeccate, molto rumore (per nulla aggiungerei), e…più fica per tutti.

Che dire questa è la compagine che ha vinto.
I rivolti di cui vorrei parlare riguardano i risultati delle elezioni per il parlamento europeo del 1984 (data dagli evidenti richiami Orwelliani), infatti quella è la fatidica data del sorpasso. Eh si, il sorpasso del PCI sulla DC. La Balena Bianca sconfitta per un solo punto percentuale fece grande scalpore. Ma la cosa che mi lascia interdetto è il complesso dei risultati.
Le forse progressiste, in generale, e con qualche licenza data la distanza storica, raggiunsero circa i due terzi dei voti.
Dp (democrazia proletaria), Pci (Partito comunista italiano), Psi (Partito socialista italiano), Psdi (Partito socialdemocratico italiano), Pr (Partito radicale), e qui farei un punto perché queste forze erano allora per lo meno progressiste anche se in maniera diversa (io ricordo sempre con fastidio gli attriti fra Pci e Radicali che pure lottavano insieme per le grandi battaglie della laicità in Italia, ma i Comunisti non hanno mai accettato di avere rivali in campo progressista e i Radicali erano troppo “Liberal” per loro, che stronzi!); a questi aggiungerei (un po’ più forzatamente ma comunque non del tutto a torto) i punti presi dal duo Pli-Pri (Liberali e Repubblicani), e la sinistra della DC (diamole almeno 1/4 dei voti totali dei democristiani). Ecco che si materializza una bella maggioranza larga di progressisti (o presunti tali).

Oggi, invece, eccoci qui, un partito che neppure può considerarsi conservatore, perché non ne ha la dignità; neppure si può considerare fascista perché non ne ha la forza e la storia, ha ottenuto la maggioranza.
Calcolando bene i risultati, possiamo dire che in 25 anni lo scacchiere politico (e possiamo dire l’opinione pubblica) si è spostato a destra più o meno di 25 punti. Un punto all’anno! Di questo passo la sinistra sparirà…ops! scusate, è già successo! Beh, di questo passo la sinistra cercherà di copiare la politica della destra…ops! scusate, è già successo anche questo! Beh allora forse, di qui a qualche anno, la sinistra aspetterà i risultati delle elezioni in un locale per i fighetti romani, invece che nelle fabbriche abbandonate della periferia, o più sobriamente nella sede del partito…ops! è già successo anche questo (per la precisione mi riferisco alla Sinistra l’Arcobaleno, che cazzo di nome, che aspettava di festeggiare all’Hard Rock Café di Roma).
Beh ecco a voi i miei tristi risvolti, che non sono quelli della foto qui sopra (tristi si ma non fino a questo punto), bensì quelli della nostra politica che dal 1984 ad oggi ha sbagliato tutto, abbandonando il comunismo senza accettare il socialismo moderato, il liberalismo, e altre forme di pensiero progressista che invece nel resto dell’Europa sono andate a riempire il vuoto del sogno infranto dalla caduta della Russia Sovietica.

Andate tutti a fanculo!!!

Ma che cazzo deve fare un uomo per non essere eletto?


Eccoci qua, finalmente si è votato e…tutti soddisfatti ce ne torniamo ai nostri affari e…
Ma vaffanculo per dio come cazzo vi è passato per la testa di votare per Berlusconi? Ma dio caro che doveva fare di più per convincervi che non era proprio il caso di dargli una terza chance?

1. Ha minacciato il Capo dello Stato intimandogli di dimettersi.

2. Si è alleato con uno come Bossi che ha placidamente ammesso che se non vincevano e non si faceva subito il federalismo sarebbero scesi a Roma con i fucili.

3. Ha affermato che si candida solo per farci un piacere (mah!?).

4. Uno che in Italia si presenta come il salvatore del mondo libero, dell’economia libera, mentre i maggiori giornali del mondo gli danno addosso per la sua politica economica al governo e per il suo trust personale nel mondo delle comunicazioni italiane.

5. Uno che appena vinte le elezioni ha fatto una gaffe madornale alla prima conferenza stampa con dei giornalisti stranieri (mitra rivolto ad una giornalista).

6. Per non dimenticare la famosa frase rivolta ad una precaria: sposi mio figlio! Ma che pezz di m…

7. Varie (moltissime pendenze legali).

8. Diverse condanne dalle quali si è salvato per aver depenalizzato il reato mentre era in carica da primo ministro.

9. Ricordiamo che se non abbiamo più il diritto di scegliere i parlamentari lo dobbiamo alla legge Calderoni approvato sotto il suo governo e per suo volere.

Ma insomma che cazzo deve fare questo pover’uomo per starsene un poco a casa con la famiglia? Mi sembra veramente che abbia fatto di tutto.
Mah…fate voi

L'angelus del Papa contiene messaggi subliminali




Indovino indovinello…chi ha messo l’uovo nel baccello?
Ma guardate un poco il nostro amico Ratty, Joseph Alois Ratzinger, si lamenta per la deprecabile condizione in cui versano le strutture delle scuola italiane, poveri bambini, dice il grande Ratty, ma come fanno a crescere forti e sani in quelle strutture decadenti?
Ora, tenuto conto che sono proprio i soldi che lo stato ha deviato verso le SUE scuole private a togliere soldi a quelle pubbliche, ridotte ad agglomerati decadenti, viene da pensare: ma che cazzo ti lamenti? Restituisci i soldi alla scuola pubblica e vedrai che buona parte dei problemi si risolveranno come per magia, mense decenti, strutture adeguate etc.
Oppure c’è un'altra cosa che mi è balenata per la testa e che mi auguro di tutto cuore non possa essere vera, seppur realistica in fondo, ovvero che il nostro Ratty abbia sfruttato un suo Angelus per dire: fratelli e sorelle (sto parafrasando sia chiaro) vedete in quali tremende condizioni versano le scuole pubbliche italiane? Poverini quei bambini che son costretti ad andarci! Per fortuna (ecco l’inghippo) che ci siamo noi con le nostre belle e pulite scuole private (sovvenzionate dallo stato si è dimenticato di dire); beh a questo punto per risolvere tutto il problema dell’istruzione italiana basta fare in modo che tutti i bimbi possano usufruire di un reddito tale da potersi iscrivere, sin da piccoli e per tutta la vita ad una scuola privata, ad un liceo privato, ed infine, ad un’università privata.
Avete capito il furbo Ratty? Con la scusa di piangere i POVERI (per colpa sua) studenti italiani, si è fatto una gran pubblicità alle SUE scuole private. Usando un mezzo fino ad ora sacro. I messaggi papali contengono messaggi subliminali! State attenti potreste esserne stati contagiati anche voi!

giovedì 10 aprile 2008

Fa all'ammore vordì scopà!


Sapete una volta mia nonna è venuta in sala da pranzo, c’erano tutti i parenti e lei voleva fare una bella figura con loro. Porta con se la foto di lei e il nonno, la foto di quand’erano fidanzati. “Questa è la foto di quando facevamo all’ammore” dice. Io e mia sorella ci guardiamo con fare complice, coscienti che il dialetto nostrano nasconde una grande verità, infatti fare all’ammore vuol dire solo e semplicemente “essere fidanzati” e non implica, “letteralmente” nulla di sessuale, anche se è risaputo che i fidanzati fanno (letteralmente) l’amore, ovvero fanno sesso (ecco la grande verità rivelata e allo stesso tempo nascosta dal nostro infallibile dialetto Marchigiano). Mio nonno, cogliendo la succulenta occasione prende parola e dice, ad alta voce e guardandoci di mezz’occhio: “Marì, ma non lo sai che fa all’amore vordì (vuol dire) scopà (far sesso)”. Mettendo quindi in tremendo imbarazzo mia nonna (Maria appunto) davanti agli ospiti.
Eh povera nonna, lei che aveva queste pure intenzioni si è trovata un marito così blasfemo.
Comunque l’esperienza insegna e come tutte le migliori storie ha una morale. Da allora io non posso far a meno di pensare a mio nonno, e quando una ragazza che frequento mi chiede: “Ma tesoro io e te stiamo insieme? – o meglio – “Ma siamo fidanzati?”. Io non posso far a meno di rispondere: “Come dice sempre mio nonno: fa l’amore vordì scopà”, tradotto dal figurativo al letterale suona un monito del genere: “Se vuoi considerati la mia ragazza o la mia fidanzata me la devi dare dal momento ch’è proprio il sesso ciò che sancisce il limite fra due persone che si frequentano e due che stanno davvero insieme”.

Insomma ciò che rende sacro un rapporto è il sesso!

Eeeeh la saggezza dei vecchi è proverbiale.