sabato 13 settembre 2008

Sahara Palin

La volpe del deserto...

Ma davvero gli Stati Uniti si stanno entusiasmando per una donna favorevole alla pena di morte (contro cui si è pronunciato anche l’ONU), ma contro l’aborto (beh certo…perché togliersi il piacere di farli friggere dopo sulla sedia elettrica!), favorevole al libero possesso delle armi da fuoco (lei va a caccia con armi d’assalto, che donna dolcissima). Com’è riuscita, poi, a far passare come un evento mediatico a lei favorevole la gravidanza di sua figlia di 17 anni? Per una che professa di credere all’astinenza prima del matrimonio non può essere che un fatto grave che la figlia aspetti un bebé da un suo compagniuccio di classe… senza mettere sul piatto il fatto che si sospetta da più parti che il figlio down che lei tanto ama, sia in realtà suo nipote… se fosse vero vorrebbe dire che sua figlia avrà cominciato a far sesso intorno ai 14 anni… per una conservatrice verace come lei la cosa dev’essere inaccettabile. Chissà se proporrà la pena di morte per punire il sesso prima del matrimonio? Potrebbe essere una pratica soluzione. Mettere sul rogo sua figlia nel nome della campagna elettorale.
Comunque sia, da quando i conservatori hanno ricevuto una scossa dalla Palin la situazione internazionale si è fatta molto più tesa. Avrete notato che la simpatica Pit-bull con rossetto ha già ringhiato pesantemente contro Mosca, arrivando a dire che gli Stati Uniti sono pronti ad una guerra contro la Russia. Avvertiamo la simpatica ragazzina che oggi, allo stato attuale delle cose, la Russia aprirebbe il culo all’America. Senza contate che tali dichiarazioni hanno avvicinato a Putin e Medvedev le simpatie di molti stati non allineati con gli USA. Il ritorno in forze della politica neoconservatrice della Palin (e di McCain, in fin dei conti è lui il candidato anche se non si direbbe dato il successo mediatico di Sahara Palin), ha provocato la forte reazione di molti stati sudamericani che non sopportano più il giogo yankee. Venezuela, Ecuador e Bolivia hanno iniziato relazioni più stette con la Russia, roba che ricorda da vicino la Guerra Fredda. Venezuela e Bolivia han persino espulso l’ambasciatore americano (quello di La Paz cercava di fomentare la guerriglia filoamericana e contraria al governo socialista bolivariano di Evo Morales).
Alla Russa, timorosa di attacchi imperialistici da parte americana, si è rivolto anche l’Iran di Admadinejad, certo non possono essere che felicissimi, gli elettori americani che Bush, e dopo di lui la sua degna erede Sahara Palin, siano riusciti a rimettere in piedi un fronte antiamericano. Una roba che, dopo l’11 settembre sembrava impossibile. L’America ha goduto di un’ampia solidarietà da parte di tutto il mondo ma Bush l’ha dissipata in vere e proprie Jihad per il petrolio in giro per il mondo. Bush-Palin si trovano davanti un fronte che diventa sempre più compatto e amplio. Alla Russia (Unione Russo-Bielorussa, ch’è il nuovo nome dato all’URSS, a cui si uniranno presto le nuove repubbliche caucasiche e molte altre repubbliche ex sovietiche, compresa la Georgia se Putin riesce a mandare a casina sua Saakashvili), possiamo aggiungere tutti gli strati islamici radicali (ovviamente una volta alleati degli USA ma ora passati dall’altra parte dl fronte), metterei anche gli stati islamici moderati ed ex socialisti che non possono vedere di buon occhio il razzismo nei loro confronti, a questi aggiungo senza troppi dubbi, quasi tutto il Sudamerica, eccettuato il Cile (socialdemocratico), che però potrebbe pure ricordarsi un giorno del suo vecchio presidente Allende, o no? Se a questi si aggiungessero la Cina e l’India, allora sarebbe davvero la fine. L’Europa non farà una guerra per gli USA ma manterrà una posizione indipendente, e l’America, già in crisi nera, sarebbe davvero sull’orlo dell’abisso. Se lo augurano davvero gli elettori americani? Davvero sono disposti a sacrificare la loro ricchezza solo per dimostrare al mondo che comandano ancora loro? Davvero gli elettori USA sono così scemi da non accettare, pagando inoltre un prezzo esorbitante, economico e di vite umane, che l’America non è più padrona del mondo? Il potere del pianeta è di nuovo diviso fra altre potenze…è davvero così dura da mandar giù?


Viva Sahara (Sarah) Palin e la guerra fredda allora, così ci toglieremo dalle spalle il peso del dominio americano una volta per tutte.

PS: visitate il suo video elettorale (parodia) su http://tv.repubblica.it/copertina/l-icona-gay-sbeffeggia-la-palin/24034?video

2 commenti:

L. R. A. ha detto...

T'ho già detto quanto il suo successo (capace di oscurare McCain) dipenda dall'aver colmato il vuoto lasciato dalla disfatta della Clinton, cioè dall'appoggio di quest'ultima ad Obama for president.
Inoltre, sembra proprio che lo spirito del popolo americano sia quello sborone cui siamo abituati, e che niente possa redimerlo: meglio sognare con una guerrafondaia bianca, piuttosto che fare i realisti con un umile (seppur bell')africano.
Che tutte le dichiarazioni della Palin debbano per forza corrispondere ad un disegno effettivo mi sembra improbabile: propaganda oblige.

Laura Pozzi ha detto...

Oh bentornato!!!:D
Per quanto mi riguarda, spero vinca Obama (anche se temo che non succederà)... quella donna mi fa paura...