La religione cristiana è il frutto dello scontro (e della mediazione) fra le diverse sette nate durante l’espansione di questo culto. La gnosi (in particolare) è una forma di religione nata dallo scontro fra la cultura filosofica greca e le religioni mediorientali (in particolare il cristianesimo). La gnosi è stata un importante momento di passaggio verso una religiosità più profonda e mistica, una sorta di religione nella religione. La gnosi è un mito razionalizzato, comunemente definito di tipo dualista (in quanto ammette due principi dell’universo); ne è un chiaro esempio il libro di Giovanni evangelista, contenuto nei “Vangeli apocrifi”. Secondo taluni studiosi questo è l’unico testo d’ispirazione manichea che ci sia arrivato completo. È il risultato dell’influenza di Mani (profeta del III secolo d.C., che cercò di conciliare le dottrine cristiane ed orientatali, in particolare quelle di Zarathustra) sulle eresie dell’Europa Occidentale. Questo scritto ci è arrivato in lingua latina con il titolo “Interrogatio Iohannis apostoli et evangelistae in cena secreta regni coelorum de ordinatione mundi istius et de principe et Adam” ed è un chiaro esempio della filosofia dualista che è alla base della gnosi manichea. Il libro tratta dell’esistenza di due regni, un terreno, dominato da Satana, che ne è anche il creatore (o Demiurgo) e il regno dei cieli, nascosto agli uomini dal demonio, il quale, presentandosi sotto false sembianze (di Dio), con il nome di Jahvè, ha ingannato le nostre anime. In particolare questo testo narra del dialogo avvenuto durante l’ultima cena fra Cristo e Giovanni riguardo l’ordinamento celeste. In questo dialogo Satana appare, inizialmente, come il luogotenente di Dio, il quale, ribellatosi, ha dato vita ad un proprio regno: la terra. Il “Libro di Giovanni” vuole creare un distacco, che rasenta il contrasto totale fra il cristianesimo e la religione del Vecchio Testamento. Satana, quindi, secondo questo testo è l’artefice e il signore della terra (il signore di questo mondo, in contrasto con il vero Dio, Signore del mondo celeste), ed è l’istigatore del peccato, tramite il quale gli spiriti degli Angeli sono entrati nei corpi degli uomini da cui, con la vittoria finale del Signore (vero Dio), saranno liberati. La gnosi cerca di rispondere all’enigma dell’esistenza del male e della morte nel mondo, costruendo una gigantomachia (guerra fra esseri divini) a livello cosmico, nella quale la Luce ingaggia una lotta feroce per liberarsi dalla prigionia delle Tenebre. I seguaci di Mani pensano, secondo quanto ci riferisce San’Agostino nel “De natura boni”, che le anime degli uomini (costituite dagli Angeli che hanno accettato di entrare nei corpi) siano della stessa natura di Dio. Le anime sono particelle di Luce intrappolate nel corpo e nella materia derivata dal principio del male, che viene chiamato da Agostino, nel “De natura boni”, Principe delle Tenebre o Dio della razza delle Tenebre, (Agostino, “De natura boni”, Bompiani Milano 2000). Vorremmo concludere riportando la descrizione della nascita dell’uomo secondo lo gnosticismo cui fa riferimento il libro di Giovanni: “Egli – Satana – prese un’altra decisione e creò l’uomo a sua somiglianza, comandando a un angelo del terzo cielo di entrare in quel corpo di fango. Ne prese un poco e fece un altro corpo, in forma di donna, e comandò a un angelo del secondo cielo di entrare nel corpo della donna” (“Vangeli Apocrifi”, Einaudi, Torino, 1998). Un racconto interessante direi, che forse spiega bene la satanica venerazione degli uomini per il male.
lunedì 10 marzo 2008
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4 commenti:
Eccellente prof Rozzi! Mi ha proprio interessato leggere sta cosa, molto più interessante di una lezione della Luciani,
(ora prova a dire che non hai capito chi sono!)
Ahh, viva la Luciani!
Altaroz
Gnosi? uhmm argomento tosto, direi marchese Rozzi, leggo con piacere ma ritengo sia utile x chi vuole approfondire l'argomento postare ulteriori notizie:
Le tentazioni. (Mt IV: 1-11) –
«Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane". Ma egli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l`uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede". Gesù gli rispose: "Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo". Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: "Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai". Ma Gesù gli rispose: "Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto". Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano».
Le tentazioni sono 3 distinte. Hanno valore messianico. Tra gli ebrei del tempo di Gesù si attendeva il Messia che: 1) avrebbe rinnovato i prodigi dell’Esodo, nutrendo il popolo; 2) avrebbe fatto una venuta spettacolare; 3) avrebbe dominato nel mondo. Ed ecco che Gesù rifiuta di produrre cibo, di scendere in volo dalla sommità del tempio; di governare sul mondo. Gesù chiarisce di essere il Messia in un modo differente dalle attese.
L’episodio evangelico citato ha dunque questo scopo, e non quello di porre l’antagonismo tra Gesù e Satana.
Ciccio Cirino
Ciccio, che citazione aulica e interessante. Bravo hai contribuito ad arricchire il discorso, tuttavia sono molti i testi sai canonici (ammessi nella Bibbia) sia, soprattutto, non, che pongono l'accento sull'antagonismo fra Dio (e suo Figlio) e Satana. La chiesa ha avuto un atteggiamento ambiguo al riguardo, delle volte ha sfruttato il timore di Satana, altre volte ne ha negato l'esistenza (in difesa di un monoteismo più radicale).
A presto Ciccio
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